Il terreno calcareo, ricco di zolfo e di molti altri minerali, è senza dubbio ideale per un vigneto con piante di oltre quindici anni. L’altitudine tipicamente collinare, ma anche le importanti escursioni termiche tra notte e giorno anche d’estate, l’ottimale esposizione del vigneto a sud, il favorevole drenaggio, sono tutti elementi che conferiscono alle uve requisiti di particolare pregio. Le uve che si caratterizzano inoltre per un processo di maturazione improntato da gradualità ed per il grande equilibrio tra tenore zuccherino e acidità. Le basse rese (non superiori agli 80 quintali per ettaro) con una scrupolosa selezione delle uve in pianta, i trattamenti di lotta integrata in vigna e la vendemmia manuale completano il quadro di una materia prima di altissimo livello.
Una volta arrivata in cantina l’uva viene deraspata e, dopo la sgrondatura condotta con la massima attenzione, il mosto fiore fermenta in acciaio inox per un paio di settimane ad una temperatura massima di 18°C. Quindi il vino matura in acciaio ancora per quattro mesi prima dell’imbottigliamento, durante i quali vengono effettuati dai 4 ai 5 travasi. Vinificazione e affinamento in acciaio permettono di esaltare le caratteristiche naturali di questo vino, nella migliore tradizione del territorio. Successivamente il Greco di Tufo Alèxandros riposa ancora per 4 mesi in bottiglia prima di essere messo in commercio. Il risultato è un prodotto decisamente di qualità superiore.
Abbiamo già raccontato altri Greco di Tufo della zona, come il e il Greco di Tufo di Fonzone e lo Sphera di Cennerazzo, tutti vini che si caratterizzano per una evidente spalla fresco-sapida e una bellissima mineralità. Anche l’Alèxandros non sfugge alla regola che contraddistinguono i vini di questa denominazione. Ma vediamo il racconto dell’analisi gustolfattiva.
Greco di Tufo Alèxandros 2016
Di colore giallo paglierino, cristallino e splendente, presenta un naso ampio che esprime suadenti note floreali di fiori bianchi e gialli come gelsomino e ginestra, fruttate di pesca, mandorla e frutta esotica, un soffio speziato di noce moscata, con delicati sentori di erbe aromatiche, minerali e agrumati nel finale. Sorso morbido ed opulento, con un’esplosione di sapore grazie alla vibrante sensazione fresca e sapida - come già detto - ben equilibrata da una bella morbidezza e da una nota alcolica di oltre 13 gradi comunque importante. Imponente la struttura con un estratto secco di 24 grammi/litro, degno di un vino rosso. Convincente anche l’armonia complessiva e, in definitiva, la finezza del vino. Molto lungo, chiude con una persistente scia minerale, davvero molto piacevole.
Da bere subito o anche dopo averlo atteso per qualche anno, a tavola il Greco di Tufo Alèxandros può accompagnare preparazioni di mare importanti ma anche primi piatti con verdure, come risotti agli asparagi o lasagne con besciamella e spinaci. Da provare anche accostandolo a formaggi semistagionati con moderate salagioni.