Alcune viti risalgono ai primi del ‘900 e si tratta d vitigni autoctoni a piede franco allevati in pergolato. Piedirosso, Sciascinoso, Bianca Tenera, Bianca Zita, Ginestra, Pepella e Tintore!
Giuseppe non è mai stato solo, assieme alle sue viti ed alla moglie prima, ed ora, già da qualche anno anche con i suoi figli Prisco, laureato in enologia e viticoltura in Piemonte, e Fiorina sommelier ed amministratrice.
Io ho incontrato Prisco che ha gli occhi lucidi quando parla della loro azienda e soprattutto della loro terra. Il territorio dove si trova l’azienda è un motivo ricorrente, appare anche sulle etichette. Quasi come un bambino curioso gli chiedo:
“Come mai avete questa etichetta?” ; la mia domanda è un po’ il frutto di discussioni ascoltate ed anche del gusto personale, per me sarebbe migliorabile e potrebbe rendere più appetibili, anche al mercato estero, questi eccellenti prodotti. Prisco mi risponde fiero: “Perché c’è la nostra terra; siamo molto legati sia ad essa che alla nostra etichetta. E’ una cartina della nostra zona dipinta nel ‘400 da un abate utilizzando la china. Pensa che qui dietro c’è anche casa nostra!”
Mi fa assaggiare un po’ di vini, me li spiega, me ne parla; io però gli chiedo di farmi provare una chicca, un qualcosa che non si vede spesso in giro. “Ecco!” Tira fuori una bottiglia di Passion, Colli di Salerno I.G.T.
Stiamo per degustare un passito da grappoli sparghi di Biancazita, Biancatenera, Pepella e Ripoli “lasciati appassire in un fruttario molto areato per quattro mesi; dove non c’è vento di terra”.
Colore dorato, tendente all’ambrato. Aromaticamente è rotondo, ampio, subito al naso frutta candita, miele, uva passa, ginestra, fichi, zabaglione ed un tocco di affumicato.
In bocca è seducente, rotondo, fascinoso ed avvolgente; un bel corpo ed una stuzzicante acidità; dolce ma non troppo, è davvero di piacevole bevuta.
Ne consiglio l’abbinamento con formaggi stagionati, Prisco mi consiglia di provarlo con la Santarosa, sfogliatella riccia guarnita con amarene e crema pasticciera!
I vini di Apicella sono unici, hanno sapori e profumi d’altri tempi, sono la conseguenza della purezza d’animo e del sano lavoro all’antica; proprio questi due fattori hanno fatto sì che qui, su terreni scoscesi e scomodi, qualcuno coltivasse e lavorasse la vite, costruendo la prima azienda vinicola del comune di Tramonti, dove ad oggi senza l’utilizzo di mezzi meccanici e lavorando solo vitigni autoctnoni, la qualità la fa da padrona.