Per amanti dei vini bianchi e rosè - Wine at Wine

Secondo ciò che penso, il ruolo di un sommelier, degustatore, esperto di vino è quello di condividere e far conoscere il più possibile prodotti e cantine che meritino!

E’ per questo che tempo fa vi ho parlato dell’Azienda Agricola Vicentini. Oggi voglio parlarvi di due ottimi prodotti del buon Agostino: Soave Superiore DOCG Il Casale 2012 e Soave DOC Terre Lunghe 2012.

Non si tratta di sconosciuti, visto che il Soave Superiore DOCG Il Casale 2012 quest'anno ha ottenuto la Corona come Soave Superiore dalla guida VINI BUONI D'ITALIA 2014 ed è stato premiato dalla guida GAMBERO ROSSO con i 3 Bicchieri in VINI D'ITALIA 2014.

 

Mi avevano parlato del Tiare, il Sauvignon blanc dell’omonima azienda vinicola condotta da Roberto Snidarcig. Tuttavia non mi era mai capitato di degustarlo. L’occasione si è presentata pochi giorni fa ad un evento organizzato dall’AIS di Roma, quando Sandra – moglie di Roberto – mi ha introdotto al vino di punta dell’azienda. Ed eccomi a recensire ancora un grande Sauvignon del Friuli, che, come mi è capitato già di dire , è senz’ombra di dubbio il territorio d’elezione per questo vino in Italia.

 

Bacedasco Alto, provincia di Piacenza, territorio di bollicine o più precisamente di vini frizzanti, di semplicità e vini per la tavola, per il pasto, per i salumi nobili o anche meno nobili, per cibi grassi e per picnic all'aria aperta, da stappare senza contorsioni mentali, da bere a canna, da godere immediatamente e da provare a conservare, se l'arsura lo consente, per un pò di tempo al fine di comprenderne l'evoluzione in vetro.

Leonardo Bulli è un vignaiolo naturale e naturistico, un motociclista appassionato, un ragazzo, ormai un uomo di altri tempi: allegro e generoso, solare e iperfrenetico, che produce un bel pò di vini nella sua azienda agricola vicino al Castell'Arquato.

Sogno d’inizio estate

Sono certamente numerosi i ricordi che l’ultimo soggiorno nelle Marche ha lasciato impressi nella mia memoria, ma se dovessi associare questo viaggio ad un vino, questo sarebbe sicuramente il Verdicchio: da una parte sono rimasto colpito dalla varietà di caratteristiche che questo vitigno sa offrire in relazione alle diverse tecniche di vinificazione, dall’altra mi ha impressionato come questi vini si sposino con la altrettanto varia cucina locale.

In genere non sono un amante dei rosé, non lo sono mai stato, ma, durante la mia “relazione complicata” col mondo del vino, ho imparato a non partire mai prevenuto verso nulla.
Ad una degustazione mi viene proposto come primo un vino rosato che avrebbe subito catturato le mie simpatie.
Per non farmi condizionare non ho guardato l’etichetta, che, avrei scoperto dopo, mi sarebbe piaciuta!

Sono di una generazione che è cresciuta col mito della Ferrari “ testarossa ”, forse frequentavo le elementari o al massimo le medie e per noi quell’auto era sinonimo di lusso e velocità estrema!

Durante una chiacchierata mi viene segnalato questo vino abruzzese prodotto da cantina Pasetti “ gente che sa fare vino! ” lo annoto nel mio cervello, che quando si parla di vini diviene elettronico, ed attendo l’occasione giusta per comprarlo.

Neanche a farlo a posta qualche giorno dopo, magicamente, passeggiando per un supermercato vengo folgorato da “50% SCONTO IN CASSA” un bollino giallo con scritta rossa che, applicato su una comune bottiglia mi avrebbe incuriosito (e forse avrei acquistato!), ma su quella in particolare è quasi un imperativo di comprare!

 

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