Mercoledì, 01 Luglio 2015 15:56

Produrre vino senza uva è possibile! Ecco come

L’Unione Europea è da tempo al centro di polemiche riguardanti l’egemonia della Germania, le politiche economiche (fiscali e monetarie imposte) e le difficoltà di paesi come la Grecia, il Portogallo, l’Italia e la Spagna. 

Tempo fa abbiamo trattato, nella nostra guida ABC del Vino , un argomento molto delicato: la conservazione degli avanzi di vino!
A mio avviso il modo migliore di conservarlo è finirlo! Sono generalmente scettico su quasi tutti i metodi di conservazione delle bottiglie già aperte, che vanno comunque consumate nel breve periodo.
Altro contenuto interessante lo offrimmo tempo fa parlando di alcuni modi di riciclare il vino avanzato.

 

Capita spesso di avere un'idea e poi di ripensarci autocensurandoci per via di una ipotizzata banalità; altre volte siamo fermati dalle scarse disponibilità economiche e dove ciò non basta in Italia ci pensano la burocrazia e la tassazione.
Il consiglio di oggi è provateci e credeteci gli imprenditori del futuro potreste essere voi! Gli italiani sono un popolo che nella storia ha visto il susseguirsi di geni, grandi innovatori, creativi, artisti ed ottimi imprenditori; oggi però rischiamo di autopenalizzarci e restare indietro.

Chi non conosce Oscar Farinetti? Piemontese di Alba, figlio di Paolo, partigiano e Comandante della XXI Brigata Matteotti; fondatore della catena Unieuro nel 1989 che ha diretto con eccellenti risultati fino al 2003 quando ha venduto e si è “fiondato” nel mondo del cibo!

Nel 2004 fonda Eataly, catena di superstore di prodotti italiani di medio-alta qualità, presente oggi in svariati paesi: 15 punti vendita in Italia, 9 in Giappone, 1 in Turchia, 1 negli Emirati Arabi, 2 negli USA e 4 su navi da crociera. All’interno della proprietà di Eataly ,oltre che Farinetti ed il suo fondo di investimento solo da evidenziare le partecipazioni di Cooperative come Coop Liguria, Nova Coop e Coop Adriatica. Imprenditore dell’anno 2014 per Ernest & Young, Farinetti, da quando è entrato nel mercato food, ha acquisito anche numerose partecipazioni in aziende italiane specializzate nella produzione di cibo e bevande. 

Il vino Neozelandese è già da tempo sotto i riflettori degli amanti del vino ed ha spesso raccolto pareri positivi da parte della critica di settore. Clima, terroire ed i vitigni adatti hanno contribuito a questo successo che è destinato certamente a crescere; ma voi lo aprireste uno shop dedicato interamente ad i vini di questa nazione? 

Martedì, 10 Febbraio 2015 22:54

La truffa del vino alla spina

Oggi vi parliamo di una notizia di “malvino”; sono infatti stati sequestrati in tutta italia trentamila litri di vino spacciati in enoteche e vinerie come D.O.C. e D.O.C.G. quando invece erano vini sfusi serviti alla spina.

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