A noi italiani sembra molto spesso di esserci beccati solo “il cattivo” di questa unione, che spesso ci crea problemi riguardanti anche la tutela dei nostri prodotti tipici.
L’ultimo schiaffo ricevuto è la riforma del settore vitivinicolo che consente di realizzare del vino … senza uva! Tra gli stand presenti al Vinitaly, infatti, c’era anche quello di un’azienda ungherese che mostrava “vini” prodotti grazie alla fermentazione di frutti diversi dall’uva come lamponi e ribes. Secondo la Coldiretti si tratterebbe di un sopruso ad un prodotto che è sempre, fin dall’antichità, stato realizzato on l’uva.
Si danneggiano i produttori, i consumatori e certamente si agevolano le truffe! La situazione sarebbe aggravata, sempre secondo la Coldiretti, dal permesso di poter portare in etichetta, per i vini da tavola, termini come Prosecco, Aglianico, Montepulciano; ledendo palesemente gli interessi di cantine e consumatori.
Insomma: siamo sulla via del caos.