Alla scoperta della passione per il vino rosso - Wine at Wine

La passione per il vino rosso

Come succede ogni anno al Vinitaly non abbiamo voluto perdere una visita allo stand di Allegrini, dove, come di consueto, abbiamo provato le nuove annate di una selezione dei vini prodotti dall’azienda in Valpolicella e nelle due tenute toscane.

Abbiamo deciso di concentrarci su La Poja, vino prodotto con uve Corvina Veronese in purezza nell’omonima vigna. La Poja, da cui il nome del vino, è un piccolo vigneto dal suolo calcareo di tre ettari situato sulla sommità dello storico podere La Grola.
Nonostante la grande tradizione dell’azienda – e dell’intero comparto della Valpolicella – nell’applicazione delle tecniche di appassimento delle uve per la produzione di Amarone e Recioto, questa Corvina non subisce assolutamente alcun processo di concentrazione, facendoci forse comprendere quali siano le enormi potenzialità di questo grande vitigno locale. Altra particolarità è la scelta singolare di vinificare la Corvina in purezza, mentre la tradizione dei vini della Valpolicella prevede il suo assemblaggio con altre varietà autoctone come la Rondinella, l’Oseleta, la Molinara ed altre ancora.

Il vino evoca ricordi, come tutto ciò che coinvolge i sensi dell’olfatto e del gusto. Spesso un vino assume un sapore speciale proprio per il contesto e per l’affetto che ci può legare ad esso. Uno di questi casi lo racconto oggi. Mahmūd Shabistarī scrisse “Bevi il vino poiché la coppa è il volto dell’amico.

Terrazas Reserva Malbec 2009: quando il vino buono viene dal nuovo mondo

Io sono italiano e molto legato alla mia nazione, nonostante tutto, nonostante le incongruenze, i difetti, la classe politica e tanti altri aspetti negativi della nostra nazione. Viviamo in un Paese meraviglioso, che ha dato i natali a geni ed artisti, fatto di paesaggi mozzafiato e di luoghi suggestivi.

Anche quando bevo vino io sono orgogliosamente nazionalista, ma non per questo, quando mi viene proposto un vino estero, parto prevenuto.
Una sera, per caso, in enoteca viene proposto, questo vino argentino: Terrazas Reserva, Malbec 2009.

Come tutti i Paesi dell’America Latina che si trovano sotto la linea dell’Equatore, l’Argentina ha le stagioni invertite rispetto al nostro emisfero settentrionale e questo consente ad addetti ai lavori, esperti ed in cerca di esperienza, di partecipare spesso a due vendemmie! Ovviamente in questo periodo, a Mendoza, capoluogo dell’omonima regione, si celebra la “Festa de la Vendimia” durante la quale si incorona la Principessa del Vino.

Siamo passati dallo stand di Brezza ed abbiamo provato i suoi prestigiosi Barolo d'annata da singolo cru. Un'occasione unica, assolutamente da non perdere per degustare il frutto di alcuni dei vigneti più rinomati del comune di Barolo, oltre che dell'intera denominazione. Perché Brezza, da oltre un secolo (la fondazione della cantina risale al 1885) è una delle realtà più rilevanti del Barolo di Barolo e persegue la qualità del vino a partire dall'accurata selezione delle uve nelle migliori vigne di proprietà.
Il territorio del comune di Barolo viene generalmente considerato risalente al periodo Tortoniano, di più recente formazione rispetto a quelli di Castiglione Falletto, di Monforte d'Alba o di Serralunga d'Alba. La composizione dei terreni emersi dal mare in quel periodo (circa 10 milioni di anni fa) apporterebbe al vino una connotazione di maggiore frutto, un equilibrio raggiungibile con un minor affinamento in bottiglia e una spiccata eleganza. La realtà dei fatti è molto più complessa e la zonazione spinta che è possibile riscontrare nel territorio del Barolo (e quindi anche nel comune di Barolo ..) ne è la più chiara testimonianza.
Così accade che Brezza possieda vigne in alcuni dei più prestigiosi cru come Sarmassa, Cannubi e Castellero, tutti nel comune di Barolo. E che dai singoli vigneti (rigorosamente riportati in etichetta) dia origine a vini con caratteristiche proprie e distinguibili. Ed è quello che proveremo a raccontare.

Avere amici piemontesi ha tanti vantaggi, anche se per un napoletano, mangiare alle 12:30 o anche alle 13 o’clock potrebbe essere un problema!
Il Piemonte è una regione che, da un punto di vista enologico, non ha bisogno di presentazioni, ma ci si può trovare spaesati se si è alla ricerca di un vino magari meno conosciuto dei soliti.
Questa chicca è stata degustata da esperti come Luca Maroni ed il compianto Veronelli, io, fino a poco fa non l’avevo mai degustata.
Parliamo di un Langhe Rosso prodotto da uve biologiche grazie al lavoro dell’azienda Cantina del Nebbiolo che ha sede in provincia di Cuneo.

Chi trova un Pignolo trova un tesoro: Colli Orientali del Friuli DOC 2005 Riserva


L'Azienda Agricola Viarte (primavera in Friulano) nasce nel 1973 con 35 ettari a Prepotto (UD). Nel 2003 vengono aggiunti ulteriori 6 ettari collinari e dal 2013 è condotta da Alberto Piovan, che vuole sempre più riscoprire la forza della viticultura friulana e farla conoscere in tutto il mondo.
Prepotto si trova in una vallata molto stretta e montuosa, dove i venti freschi e secchi aiutano la viticoltura contro gli agenti funginei e i vigneti si trovano ad un'altitudine sotto i 200 metri sul livello del mare, dove l'escursione termica favorisce la salute delle piante e il corredo aromatico delle uve.
Qui si coltivano in parte vitigni internazionali, quali Pinot Bianco, Pinot Grigio, Sauvignon, Cabernet e Merlot e in parte varietà autoctone, a volte molto antiche come Friulano, Ribolla Gialla, Picolit, Verduzzo Friulano, Refosco dal Peduncolo Rosso, Schioppettino, Tazzelenghe e Pignolo da cui si ricava il vino di cui vi proponiamo le note di assaggio.

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PIù Aglianico

Aglianico del Vulture, Carbone in un bicchiere

Aglianico del vulture il vino Abbiamo incontrato i fratelli Carbone presso il loro stand per un saluto e per degustare le nuove annate dei loro vini. Ma chi sono Sara e Luca Carbone? Da un decennio hanno rilanciato il vigneto di famiglia, che si trova nella zona di Melfi, nel bel mezzo del Vulture. Tra i terreni vulcanici delle Contrade Piani dell’Incoronata, Montelapis e Braide si distendono i 10 ettari di vigne di età d’impianto variabile e già produttivi. Le…

Aglianico e territorio: il vitigno difficile

Parliamo oggi di uno dei vitigni rossi più importanti del sud Italia, l’Aglianico, un'uva che dà luogo a grandi vini e che è coltivata in molti territori differenti. Vini che, considerando le differenti peculiarità territoriali e le diverse interpretazioni aziendali, sono certamente tra i più importanti d'Italia anche se non sempre tra i più conosciuti.L’occasione che ci fornisce lo spunto di parlarne è stata durante un evento organizzato da Athenaeum, dove potrete trovare dettagli sulla degustazione di Aglianico a cui…

L’Aglianico e i suoi territori – La degustazione

Alcuni giorni fa ho partecipato all’evento organizzato da Athenaeum “L’Aglianico e i suoi territori”. La serata è stata condotta dal noto giornalista e blogger del vino Luciano Pignataro. Eravamo insomma in ottime mani, considerando che Luciano è uno dei massimi esperti del vino e dei territori del sud Italia. Abbiamo degustato sette vini fatti con uve Aglianico e provenienti da ben quattro differenti territori: il Vulture in Basilicata, l’Irpinia, il Cilento, e infine il Sannio (Taburno) in Campania. La parola ai…

Taurasi di Terredora: degustazione in cantina

Abbiamo già incontrato la cantina irpina Terredora e i suoi vini. Un anno fa siamo stati con Paolo Mastroberardino al Ristoro degli Angeli, trattoria romana, durante una cena-degustazione che abbinava ad alcuni piatti della cucina tipica, quattro dei vini terredora. Quest’anno sono stato invitato da Paolo all’evento “pomeriggi in cantina”, seminario di approfondimento sul territorio e sulla realtà aziendale con una degustazione di una selezione di vini Terredora non più in commercio.L’appuntamento è per le 16 presso la cantina a…

Campania di Terredora: ad ogni cibo il suo vino

Bellissima serata con i vini Terredora al Ristoro degli Angeli, osteria tradizionale romana della Garbatella. Il programma prevede un menù degustazione abbastanza impegnativo. 52 coperti in tutto, tutti prenotati con largo anticipo da una clientela selezionata. Vediamo come i vini dell’azienda condotta da Paolo Mastroberardino si sposano con le pietanze. Ecco il menù: Aperitivo Pane croccante con burro di montagna e alici Antipasto Frittata senza uova di patate e verza e gnocchi di semolino Primi Mezzi paccheri alla gricia del…

Ramitello Di Majo Norante: il vino buono sta nella regione piccola

Il Molise è una regione troppo spesso bistrattata, ignorata; la più giovane del Paese istituita dopo la scissione della regione “Abruzzi e Molise” nel 1963. Ha due soli capoluoghi di provincia, Campobasso ed Isernia, ed è la seconda più piccola regione d’Italia dopo la Valle d’Aosta. E’ equamente divisa tra collina e montagna, tra le quali ci si può trovare davanti a paesaggi selvaggi e mozzafiato. Enologicamente non ha ancora raccolto molta notorietà, anche se è situata in un posto…

Tre Pietre il suggestivo Aglianico Normanno

Corte Normanna, società agricola a conduzione familiare, coltiva una superficie totale di venti ettari, diciotto dei quali piantati a vigneto ed i rimanenti ad uliveto. L’azienda ha sede a Guardia Sanfromondi, in provincia di Benevento, e produce sette tipologie di vino prestando particolare attenzione ai vitigni autoctoni della zona; Aglianico e Falanghina sono le pietre miliari di Corte Normanna; Longobardi, Sanniti o Romani, la nascita del centro abitato non è ancora ben chiarita.Dopo i longobardi arrivarono nella zona i Normanni…

Le Ghiandaie, l’Aglianico che vola lontano

Di Alfonso Rotolo abbiamo già parlato con un prodotto particolare Vola Lontano vino spumante, probabilmente unico nel suo genere; ora invece sto per descrivervi un vino tipico campano: l’Aglianico.Come Vola Lontano anche questo prodotto ha a che fare col volo!Prima di scendere nei particolari del nettare in sé però mi piace raccontare di come è stato scelto e del perché, visto che ritengo l’acquisto di alcune cose, soprattutto il vino, dei momenti emozionali al pari del momento in cui l’oggetto…

Cantari le Janare: il vino stregato

Cari amici di WineatWine oggi vi voglio parlare di un vino che mi è stato regalato da un amico campano e ovviamente per “campanilismo”(!!!) è un prodotto della sua regione; obiettivamente devo ammettere che si tratta davvero un buon vino. Partiamo dalle origini del nome che, mi è stato spiegato da Francesco: la Janara, nella credenza popolare beneventana è una strega; il nome deriva probabilmente da Dianara, una sacerdotessa o dal latino “ianua” ovvero porta. 

Crypta Castagnara: la qualità alla portata di tutti

Quante volte vi capita di essere incuriositi da un vino a causa dell’etichetta o del nome della cantina? Succede a tutti, anche a me. Stavolta mi sono chiesto il perché la famiglia Spiniello abbia deciso di chiamare Crypta Castagnara la propria cantina!  La risposta è semplice, la loro sede è a Grottolella, nella provincia di Avellino, un paese di circa 1000 anime nel bel mezzo dell’Irpinia. Cosa c’entra? Il comune anticamente era chiamato nel XII secolo Crypta Castagnaria (Grotta Castagnara)…
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