Attualmente gli ettari coltivati a Gamba risultano essere una decina, e vengono vinificati in purezza da pochissimi produttori tutti ubicati nel comune di Calosso che hanno richiesto l'iscrizione al Catalogo Nazionale delle varietà con il nome di Gamba rossa.
Caratteristiche di queste uve fanno si che il Vino abbia un colore rosso rubino non molto intenso con un caratteristico profumo speziato , morbido al palato, di medio corpo e dal finale tendenzialmente amarognolo.
Attualmente, in attesa della prossima prima uscita del Calosso Doc viene commercializzato in purezza come Vino da Tavola ma alcuni produttori ne immettono sul mercato una versione che poco si presta ad invecchiamenti, e c’è chi invece lo produce esattamente con l’intento contrario!
Vista la sua rarità è un vitigno che va protetto e preservato ed, almeno a livello legale, ci hanno provato con una disciplinare di cui riporto un estratto:
DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DEI VINI A DENOMINAZIONE DI ORIGINE
CONTROLLATA “CALOSSO”
Articolo 1
Denominazione e vini
1. La denominazione di origine controllata “Calosso” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti prescritti dal presente disciplinare di produzione, per le seguenti tipologie:
-“Calosso” (anche riserva)
-“Calosso” Passarà.
Articolo 2
Base ampelografica
I vini a denominazione di origine controllata “Calosso” devono essere ottenuti da uve provenienti dal vitigno Gamba Rossa N. (sinonimo Imperatrice dalla gamba rossa) dall’ 90% al 100%;
possono concorrere nella misura massima del 10%, congiuntamente o disgiuntamente, uve di altri vitigni a bacca nera non aromatici idonei alla coltivazione nella Regione Piemonte.
Articolo 3
Zona di produzione delle uve
1.La zona di produzione delle uve atte a produrre i vini a denominazione d’origine controllata “Calosso” comprende l’intero territorio dei comuni di: Calosso, Castagnole delle Lanze e Costigliole D’Asti.
Limiti stringenti per un vino davvero poco conosciuto, speriamo di vederlo presto alla ribalta!