La vendemmia è compiuta manualmente ad inizio-metà ottobre lavorando su uve integre e perfettamente sane che, una volta in cantina, vengono caricate in pressa intere e pigiate a 0,6 bar. La fermentazione prevede un particolare metodo Charmat dove l’autoclave viene impiegata come una sorta di tino. Il processo avviene con l’intervento di lieviti naturali e quando si arriva alla sua conclusione le valvole di controllo della pressione vengono chiuse in modo da conglobare l’anidride carbonica di fine fermentazione, ottenendo così un vino spumante senza l’utilizzo della rifermentazione.
Dopo il travaso segue un periodo di 12 mesi in autoclave.
Un aspetto interessante dal punto di vista chimico di questo vino è rappresentato dalla stabilità proteica che raggiunge anche in assenza di chiarifica.
Vino di un bel colore giallo paglierino carico, arricchito da bollicine fini e decisamente persistenti ed eleganti.
Secco fino dosage zero, in base ai quantitativi di zuccheri presenti a fine fermentazione.
In esso spicca una buona acidità, suo elemento caratterizzante, tanto che fu proprio quest’ultima a spingere a tentare la via della spumantizzazione con il metodo Martinotti - Charmat.
Al naso richiama sentori di fiori delicati come acacia e glicine, leggermente pungenti, accompagnati dal delicato aroma della frutta fresca; ad essi seguono in bocca un’avvolgente freschezza ed una gradevole mineralità derivante dai particolari suoli di origine vulcanica da cui proviene.
Un vino strutturato e ricco dal punto di vista organolettico ma estremamente di facile beva per la sua freschezza. Da abbinare a cibi saporiti e, se si vuole sfidare la tradizione, anche con il piatto tipico del vicentino: il baccalà.