Un altro vino molto apprezzato, anche dal mercato mondiale è il Ripasso il cui nome deriva appunto dalla tecnica (e le sue varianti) di lavorazione.
In origine il ripasso consisteva in un veloce passaggio del Valpolicella d'annata sulle vinacce del Recioto: niente lunghe permanenze, solo un "ripasso".In seguito si cominciarono anche a considerare soste più lunghe che innescavano, grazie agli zuccheri e lieviti presenti nelle vinacce delle uve appassite, un arricchimento del vino con aromi, tannini e glicerina. Ognuno cantina poi ci mette oggi del suo agendo su quattro variabili: la scelta delle vinacce, il tempo di contatto, la percentuale di uva "ripassata" e la scelta del se aggiungere o meno una piccola quantità di uve appassite.
Le vinacce "elegibili" possono essere di solo Recioto, di solo Amarone o di entrambi assieme.
Il Ripasso che degusteremo nasce dal sudore dell'Azienda Zanotti e le uve utilizzate provengono dal podere "Le Pontare", situato a Torbe di Negrar ed allevate col sistema della Pergola Veronese.
Il Ripasso in quesitone è ottenuto da uve di Corvina, Corvinone, Rondinella, Molinara ed una piccola percentuale di Croatina.
Si presenta con colore rosso rubino intenso con riflessi violacei; ha un profumo forte e chiaro, intenso, con una prepotente marasca ma anche sentori di frutti di bosco e confettura.
Il vino ha una struttura forte, un gusto rotondo e caldo ed un'ottima persistenza.
Va' abbinato a pasti "con solide fondamenta": arrosti, ragù, grigliate.