Domenica, 15 Giugno 2014 22:00

RIVE: Il Cru del Valdobbiadene prosecco superiore DOCG

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Cosa significa " RIVE " ?
In dialetto Veneto RIVA sta a indicare un appezzamento di terra o un vigneto situato sul lato della collina.
A tali RIVE viene spesso attribuito un nome, spesso particolare e locale, col fine di identificare il lotto preciso.
Enologicamente parlando le RIVE sono vigneti localizzati in aree difficili, contraddistinte da pendenze importanti ma con un terroir che dona una qualità eccelsa alle uve che rendono il vino ricavato “unico”.
La denominazione RIVE può essere usata solo per lo " spumante ", quindi non per i vini fermi, né bianchi né rossi.
La denominazione è stata per prima applicata al Cartizze, famosa area di produzione del famoso vino, primo e vero Cru di Valdobbiadene, che corre lungo i paesi di Santo Stefano, San Pietro e Saccol.

Il vino con denominazione RIVE ha regole molto ristrette da seguire:

  • Solo lo spumante può essere denominato RIVE, deve esclusivamente essere vendemmiato a mano e provenire solo da un unico lotto, il quale sarà scritto in etichetta: RIVE DI SAN PIETRO Valdobbiadene-Conegliano DOCG. La resa per ettaro devono essere 130 Quintali massimo e l'annata deve essere indicata.

L'essenza di un territorio è avvalorata con questa nuova denominazione , dando importanza ad ogni sfumatura di colore e profumo ma anche e soprattutto ad ogni micro area , facendovi capire come mai quest'area è un mosaico di sentori cosi importante.

Andiamo un pò più a fondo :

  • Il protocollo della denominazione RIVE identifica 12 comuni e 31 frazioni che possono essere indicati nell'etichetta. Come dissi in precedenza, le queste micro aree danno dei prodotti con delle sfumature di sentori e sapori diversi e ora di seguito vi do qualche esempio: RIVE DI SANTO STEFANO SUPERIORE è elegante , profumato , complesso, invece RIVE DI FARRA DI SOLIGO SUPERIORE ha un palato leggrmente più minerale. Le RIVE DI SUSEGANA SUPERIORE ha un profumo più intenso e un palato più strutturato .

RIVE, in definitiva, è il prosecco superiore per antonomasia, l'ambasciatore dell'area di produzione, il più pregiato e importante.
Questo è l'ultimo step qualitativo del Valdobbiadene prosecco superiore DOCG.

Quindi, cerchiamo di evitare di dire " dammi delle bollicine " quando chiediamo un bicchiere di spumante, chiediamo invece un " VALDOBBIADENE DOCG " , cerchiamo di spingere i nostri prodotti e la nostra qualità e di aumentare la conoscenza del consumatore.

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Matteo Cecchetto

Matteo è cresciuto in un piccolo ma grazioso paese , nel nord Italia , in Veneto, per la precisione Valdobbiadene , famosa per il vino spumante prosecco di Valdobbiadene . E' assorbito dal mondo del vino da quando è nato , 31 anni fa. Ha lavorato in tutta la catena del wine business : Cantina , fornitore \ importatore , hotellerie business . Ha studiato come tecnico turistico e poi come sommelier professionista . Ora di base negli UAE , prima alle Maldive , passando per la Russia , sta continuando a diffondere la filosofia del " bere bene ". 

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