Il vino con denominazione RIVE ha regole molto ristrette da seguire:
- Solo lo spumante può essere denominato RIVE, deve esclusivamente essere vendemmiato a mano e provenire solo da un unico lotto, il quale sarà scritto in etichetta: RIVE DI SAN PIETRO Valdobbiadene-Conegliano DOCG. La resa per ettaro devono essere 130 Quintali massimo e l'annata deve essere indicata.
L'essenza di un territorio è avvalorata con questa nuova denominazione , dando importanza ad ogni sfumatura di colore e profumo ma anche e soprattutto ad ogni micro area , facendovi capire come mai quest'area è un mosaico di sentori cosi importante.
Andiamo un pò più a fondo :
- Il protocollo della denominazione RIVE identifica 12 comuni e 31 frazioni che possono essere indicati nell'etichetta. Come dissi in precedenza, le queste micro aree danno dei prodotti con delle sfumature di sentori e sapori diversi e ora di seguito vi do qualche esempio: RIVE DI SANTO STEFANO SUPERIORE è elegante , profumato , complesso, invece RIVE DI FARRA DI SOLIGO SUPERIORE ha un palato leggrmente più minerale. Le RIVE DI SUSEGANA SUPERIORE ha un profumo più intenso e un palato più strutturato .
RIVE, in definitiva, è il prosecco superiore per antonomasia, l'ambasciatore dell'area di produzione, il più pregiato e importante.
Questo è l'ultimo step qualitativo del Valdobbiadene prosecco superiore DOCG.
Quindi, cerchiamo di evitare di dire " dammi delle bollicine " quando chiediamo un bicchiere di spumante, chiediamo invece un " VALDOBBIADENE DOCG " , cerchiamo di spingere i nostri prodotti e la nostra qualità e di aumentare la conoscenza del consumatore.