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Domenica, 29 Marzo 2020 12:24

Valle delle Ferle: com’è buono il Frappato!

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L’azienda vitivinicola Valle delle Ferle sorge a pochi chilometri da Caltagirone, città in provincia di Catania nota soprattutto per il Carnevale e per le bellissime ceramiche che vi si producono. L’azienda si trova all’interno della zona del Cerasuolo di Vittoria, l’unica Denominazione d’Origine Controllata e Garantita della Sicilia. Siamo nel cuore della più antica strada del vino, che, secondo studi storici ed archeologici, si estenderebbe da Gela-Kamarina, attraverso le colline di Niscemi e Vittoria, passando per Caltagirone per poi proseguire verso Lentini ed arrivare fino a Catania.


Valle delle Ferle è la conclusione di un progetto, il risultato di una scelta di vita di due giovani ingegneri – Claudia ed Andrea – caratterizzata da passione, dedizione e dal rispetto per il terreno, per la vite e per il suo ciclo naturale. Con un’attenzione alla qualità che ha consentito all’azienda di avviare il percorso di conversione al regime biologico del vigneto che si concluderà quest’anno. Sorge in un luogo in cui è possibile incontrare la Sicilia più vera, sincera e autentica, con la sua terra, il suo calore e i suoi colori e profumi. Impiantato nel 1974, il vigneto si estende per 10 ettari ed è costituito interamente da Nero d’Avola e Frappato, le uve che contribuiscono anche all’uvaggio della DOCG. Parleremo oggi del Frappato vinificato in purezza appartenente alla denominazione Vittoria, uno dei tre vini prodotti in azienda.

Posizionato a 400 m slm, il terreno dove è impiantato il vigneto è di origine alluvionale, composto prevalentemente da sabbie e argille di medio impasto, ricco di scheletro e sostanzialmente arido. Le viti che non sono irrigate, sono allevate a cordone speronato, anche se “poco ortodosso” con differenti modalità di fissaggio delle viti alla spalliera. La densità d’impianto è di 4000 ceppi per ettaro e le rese bassissime non superando i 20 quintali. Nel vigneto si verificano importanti sbalzi termici tra le stagioni e tra notte e giorno, condizione questa che fornirà al vino maggiori complessità e un corredo aromatico ricco ed elegante. La forte ventilazione, tipica in zona, riduce il rischio che si sviluppino funghi e malattie, mentre l’esposizione delle viti a sud, costantemente illuminate dal sole durante le ore diurne, e il clima, solitamente siccitoso nel periodo di maturazione delle viti, arricchiscono i vini in consistenza e struttura. Tutte caratteristiche pedoclimatiche ideali per la conduzione del vigneto, come anche l’anzianità delle viti che garantisce una maggiore qualità al vino, grazie alla maggiore capacità della pianta di esprimere il territorio in termini di struttura, equilibrio e aromaticità.

La cantina, ristrutturata di recente, sorge in un antico palmeto ed è dotata di tutte le attrezzature e le tecnologie più moderne per la vinificazione, condotta esclusivamente con pratiche biologiche e con la massima cura. Qui i grappoli maturi, esclusivamente prodotti nel vigneto aziendale e raccolti manualmente nella seconda metà di settembre, giungono in piccole cassette per rispettarne l’integrità. Dopo una pigiatura molto soffice che salvaguarda l’integrità delle bucce, il mosto viene trasferito nei fermentini termoregolati dove inizia la fermentazione alcolica. La vinificazione non supera i 10 giorni e viene monitorata senza interruzione per assicurare al vino struttura, colore, profumi ed eleganza. Si procede quindi alla svinatura mediante l’utilizzo di una moderna pressa pneumatica orizzontale a membrana, macchinario che consente di eseguire un’estrazione delicata e frazionata ad una pressione di sole 0,4 atmosfere. Completata questa fase, il vino viene lasciato affinare in botti in acciaio a contatto con le fecce fini per un anno fino all’imbottigliamento finale. Il vino così ottenuto sosterà ancora per tre mesi in bottiglia prima di essere messo in commercio.

Passiamo ora all’assaggio.

Vittoria Frappato 2016

Di colore rosso rubino lucente, roteando il bicchiere il vino forma lacrime spesse che scendono lentamente, segno di una notevole struttura. Quadro olfattivo contrassegnato da un naso molto intenso esprimendo il vino inizialmente un bouquet di fiori, geranio, rosa, seguito poi da note di frutti rossi come ciliegia, lampone e mora. Emergono poi sentori speziati di pepe, liquirizia, di erbe aromatiche mediterranee come salvia e lavanda. Bella dunque la complessità olfattiva. Al palato si presenta con una vivace freschezza ma anche con un tannino serico, nel complesso vellutato e rotondo, caratteristiche che rendono il vino in sostanziale equilibrio. Chiude lungo con un retrolfatto minerale e di timo.

La piacevole beva aumenta se degustato in abbinamento a preparazioni come primi piatti di terra con pomodoro, o a base di verdure. Ma ne ho bevuto lunghi sorsi anche da solo, davvero buono questo Frappato.

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Alessandro Genova

Sommelier professionista dal febbraio del 2005, sono soprattutto un appassionato a cui piace leggere e documentarsi a proposito dei territori, delle tecniche di degustazione e del meraviglioso mondo che ruota attorno al vino. E che ama ovviamente degustare.

Mi piace mantenere relazioni con produttori, enologi e appassionati come me e non disdegno l’approfondimento delle problematiche distributive e marketing della produzione e della commercializzazione del vino.

https://www.linkedin.com/in/alessandro-genova-99b69637

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