Venerdì, 15 Gennaio 2016 10:58

Bianco d'Alessano Cupa: il vino "ritardatario"

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Il Bianco d'Alessano è un vitigno a bacca bianca di cui non si conosce l'origine, anche se molti lo indicano autoctono della Valle d'Itria; conosciuto anche con i nomi di Achiappapalmento, Bianco di Lessano e Verdurino.

Si tratta di un vitigno molto diffuso in passato che attualmente ha perso “metri” vitati a causa della scarsa resa; in favore dell’altro diffusissimo bianco: il Verdeca.

Oramai quasi sparito anche nella zona di Martina Franca, viene perlopiù vinificato insieme ad altre uve. Il vitigno si presenta con foglie grandi ed orbicolari, grappoli di medio-grandi dimensioni di forma conica tendenti al cilindrico e molto compatti; i chicchi sono piuttosto grandi e sferici con buccia molto spessa.

Si tratta di viti resistenti alle malattie, ma sensibile alle gelate.

Un vitigno “ritardatario” nella germogliatura e nella maturazione a cavallo tra settembre ed ottobre.

Il Cupa dell’azienda “I Pastini” è un Bianco d’Alessano vinificato in purezza; affinato cinque mesi in acciaio ed un mese in bottiglia.

Dal colore giallo paglierino tenue ma luminoso con riflessi verdognoli.

Al naso si sente bene la frutta bianca, il glicine, la mandorla, l’odore del fieno ed un tocco speziato.

E’ un bianco molto acido e minerale, equilibrato, delicato e complesso; interessante il gusto secco e la lunga persistenza che lo rende un vino incisivo e difficile da dimenticare.

A mio avviso si presterebbe bene ad invecchiare anche 4-5 anni.

Adatto ad abbinamenti con antipasti magri, minestre, pasta fresca e piatti a base di pesce e carni bianche.

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