Per realizzare prodotti di elevato livello qualitativo, il vigneto è stato realizzato con un impianto a spalliera con sesto d’impianto di due metri tra le file e di 70 centimetri tra le piante, raggiungendo la densità d’impianto di ben 7000 ceppi per ettaro. In tal modo, la naturale competizione tra le piante per l’acquisizione delle risorse dal terreno, unitamente a una scarsa concimazione, alla potatura corta, ai diradamenti e quindi a una bassa produzione per ceppo, permette all’azienda di ottenere la produzione di un’uva di eccellente livello, qualità che poi riscontriamo nel vino.
Dei vini degustati presso lo stand ho scelto di raccontarvi i Franciacorta millesimati che mi hanno colpito maggiormente: e cioè il Franciacorta Pas dosé 2011 e il Franciacorta Satèn Maria Maddalena Cavalieri Riserva 2007.
Franciacorta Pas dosé 2011 – Chardonnay 65%, Pinot Nero 35%
Il vino si caratterizza per l’assenza di liqueur d’expedition, ossia dello sciroppo di dosaggio che solitamente viene aggiunto alle altre tipologie di Franciacorta. Il Pas dosé riposa per 36 mesi sui suoi lieviti prima della sboccatura
Alla vista si mostra con una bellissima veste giallo paglierino brillante, corredato da un nobile perlage composto da bollicine fini, molto numerose e persistenti. Naso intenso e deciso che esprime belle fragranze agrumate, fiori di zagara, quindi pane sfornato, zafferano, nocciola, noce moscata e mineralità. In bocca conferma una vivace vitalità, con una decisa sapidità che, unita a una freschezza sferzante, risulta particolarmente verticale grazie anche alla quasi assenza di residuo zuccherino. Chiude con una lunga scia sapida su note tostate ed erbe aromatiche.
Franciacorta Satèn Maria Maddalena Cavalieri Riserva 2007 – Chardonnay 100%
Questo Franciacorta è prodotto con una minore sovrappressione in bottiglia. La liqueur de tirage, infatti, presenta un contenuto inferiore di zucchero assieme ai lieviti, di solito 18 grammi/litro, capaci di sviluppare soltanto 4,5 atmosfere di sovrappressione in bottiglia contro le sei atmosfere degli altri Franciacorta. Altra peculiarità di questa riserva di Franciacorta è la sosta di ben 60 mesi sui propri lieviti.
Il colore si caratterizza per essere più intenso rispetto al pas dosé, paglierino luminoso, splendente con bagliori dorati, con bollicine molto fini, numerose, interminabili. Ventaglio olfattivo impressionante, con profumi di mandarino anche candito all’attacco, quindi di miele, fiori bianchi, zagara e poi ancora fruttati di ananas e infine lievito. In bocca colpisce per la cremosità, per la grande morbidezza, oltre che per la coerenza gusto-olfattiva. Un Franciacorta nel pieno della sua maturità espressiva. Persistenza infinita su toni minerali e tostati.
Concludo l’esperienza piacevolmente sorpreso e contento di aver degustato questi grandi Franciacorta millesimati. Franciacorta che ci raccontano della tanta attenzione alla natura in vigna oltre che della necessaria sapienza produttiva in cantina.