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Venerdì, 27 Giugno 2014 22:00

Gran Cuvée XXI secolo D’Araprì: bollicina da Oscar

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Champagne... Franciacorta...oggi vi va di bere qualcosa di diverso?
Molti Franciacorta sono in effetti dei gran prodotti, ma abbiamo dimostrato che anche il sud ha da dire parecchio anche se con meno blasone sforna infatti gran prodotti come Vola Lontano di Alfonso Rotolo.
La zona di San Severo, in provincia di Foggia, non è molto florida economicamente parlando, il paese sembra in decadenza, ma è proprio qui che si cela, oltre ad ottimi produttori di formaggi per i quali il foggiano è famoso, una grande e storica cantina: D’Araprì.

E’ proprio in questa zona, circondata dall’appennino Dauno, che l’azienda comincia a produrre spumanti metodo classico.
Nonostante la zona non sia tradizionalmente produttrice di vini simili Girolamo D’amico, Louis Rapini ed Ulrico Priore ci credono ed uniscono le forze, ed i loro cognomi, per dar vita a quella che sarà una realtà davvero fantastica!
La loro scelta è quella di puntare sul bombino bianco per dare corpo ad un vino bevibile soprattutto con piatti a base di pesce.

Il terreno dei loro vitigni è argilloso-calcareo cosa che si rinverrà nel vino che andremo a bere.
Proprio in zona ho acquistato il Gran Cuvée XXI secolo del 2007, si tratta di un millesimato prodotto solo nelle migliori annate unendo Bombino bianco, Pinot nero e Montepulciano.
Il prodotto, prima di arrivare nei calici di sapienti acquirenti, riposa 60 mesi sui lieviti (difatti l’anno di sboccatura della 2007 è il 2003) per poter arrivare ben carico al nostro palato, a riparo dalla luce e dalle correnti d’aria ad una temperatura di circa 13° in cantina sotterranea.
La sboccatura viene effettuata a freddo e manualmente.
La gradazione raggiunge i 12,4 gradi.
La bottiglia ha un “abito” elegante, da principessa, con un’etichetta metallica che lascia presagire la qualità del prodotto che andremo a bere.

Un botto forte festeggia l’apertura della bottiglia, acquistata per celebrare un’importante occasione mai arrivata prontamente rimpiazzata da un accadimento ancora più importante.
Nel calice il colore dell’oro e l’allegria di festose bollicine che cercano la strada più rapida per venire a galla, un profumo affascinante con aromi di fieno e frutti chiari come ananas, mela verde, pera ed albicocca.
Al palato è avvolgente, energico e dotato di un’acidità che dona una grande freschezza al palato intero.
Anche se molti considerano le bollicine un aperitivo o un post pasto (scusate il gioco di parole!); questo vino è l’ideale per essere bevuto su crostacei e piatti a base di pesce.
Io l’ho abbinato con Shirataki, cozze e zucchine e ne sono rimasto davvero soddisfatto, starebbe bene col “Crudo Barese” ma non sono un amante del pesce crudo.
Questo vino certamente può competere con più famosi rivali, è stato infatti premiato lo scorso anno come Miglior Vino Spumante insieme al Franciacorta Gran Cuvée Brut 2007 Bellavista.

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Bevendo gli uomini migliorano: fanno buoni affari, vincono le cause, son felici e sostengono gli amici.

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