La storia del dolce
Siamo stanchi, abbiamo camminato molto e quindi abbiamo bisogno di zuccheri: questa la scusa per fermarci proprio qui, da Ciro Poppella, e, con la curiosità più tipica dei bambini, assaggiare l’innovazione di questa antica attività: il “ Fiocco di Neve ”.
Nato dalla precisa volontà di innovare ma di non cadere nella banalità di creare l’ennesimo tipo di sfogliatella, come racconta il maestro pasticcere.
Il nome, che in origine era Morbidone, è stato scelto da un amico del pasticcere che, tornato da un viaggio in montagna, ha avuto l’illuminazione che riesce a sintetizzare la morbidezza di impasto e ripieno ma anche l’aspetto estetico del dolce.
La ricetta e l'assaggio
Il dolce Fiocco di neve ha un prezzo popolare, come tutto qui in questa meravigliosa città, 0,90 centesimi ed è fatto con pasta della brioche (che ai milanesi ricordiamo esser diversa da quella del cornetto!) ripiena di crema al latte, ricotta, panna fresca ed un ingrediente segreto, proprio come la Coca Cola!
Lo zucchero a velo finissimo del quale i fiocchi sono cosparsi fa sì che il nome rimanga impresso ed il dolce venga subito riconosciuto!
Raccontato così sembrerebbe qualcosa di banale, ma provate a mangiarlo… addentando la sfera soffice dopo un po’ la crema ammalierà il vostro palato sprigionando tutto il suo gusto. E’ una guarnitura vellutata, fine, si sente forte il latte fresco.
Il giusto vino da abbinare
Noi qui però parliamo di vino ed abbiamo deciso di abbinare un vino spumante Moscato Fiori D’arancio prodotto dall’azienda agricola Maeli situata sui Colli Euganei.
Il vino è prodotto con uve Moscato Giallo in purezza da vitigni situati sui Colli Euganei ad un altitudine tra 50 e 150 mt. s.l.m. con esposizione ad Est e Nord-ovest su terreni argillosi e calcarei, il sistema di allevamento è il Guyot ed hanno una densità di impianto di 4000 ceppi per ettaro con una resa di 90 q/ha.
La vendemmia viene effettuata a mano la prima decade di settembre.
Viene vinificato con diraspapigiatura e pigiatura soffice, con decantazione statica e affinamento del mosto in acciaio a freddo per 8 mesi.
La presa di spuma avviene direttamente sui lieviti per almeno sei mesi per far sì che i suoi aromi varietali siano preservati senza alcuna aggiunta di zuccheri, venendo poi filtrato e imbottigliato.
L'affinamento avviene esclusivamente in acciaio e in bottiglia, ha una gradazione alcolometrica di 6% vol. con un residuo zuccherino di 115 gr/l .
Visivamente appare di un bel giallo dorato brillante con bollicine fini, numerose e persistenti quasi a volerci mostrare subito la sua eleganza.
Al naso arriva immediatamente l'aromaticità intensa di note floreali di gelsomino, rosa bianca e acacia per passare a quelle fruttate di agrumi come mandarino, con note di pesca e kiwi.
Al palato esprime morbidezza cremosità dolcezza ed un equilibrio dato da sapidità e freschezza.
Vino di buona struttura che nel finale si prolunga con sentori balsamici così da renderlo complesso e persistente. Buono anche come aperitivo con finger food di formaggi ed ottimo per accompagnare dessert come il nostro nuovo dolce napoletano Fiocco di Neve ma anche crostate di frutta dolci a base di creme vanigliate.
(degustazione a cura di Endris Tosi)