Capite bene che questa piccola dicitura può fare la differenza nel momento di acquistare un vino.
Può capitare di trovarsi di fronte ad una bottiglia di Chianti Docg imbottigliato in Veneto o addirittura all’Estero, ovvero di vino sfuso che esce dalla toscana, in partite autorizzate.
Stesso discorso vale per il Montepulciano d’Abruzzo Doc, per il Cirò Calabrese Doc e il Primitivo di Manduria Doc pugliese.
Niente paura, tutto legale grazie alle più recenti disposizioni Comunitarie che hanno permesso l’ampliamento a tutta l’Europa del confezionamento ed imbottigliamento di alcuni prodotti tutelati dai marchi Doc e Dop.
E’ opinione di chi scrive che acquistare un vino imbottigliato dallo stesso viticoltore è per il consumatore un elemento di scelta favorevole, e non solo per “romanticismo”.
Il mosto sarà prodotto, dopo poche ore dalla raccolta, nello stesso luogo dove sono maturate le uve, preservandone i profumi e la qualità.
Stessa cosa non possiamo dire dei vini imbottigliati in stabilimenti nella stessa regione ma distanti centinaia di chilometri dalla vigne, vini sottoposti allo stress di lunghi viaggi sotto il sole e stoccaggi non sempre a norma di legge.
Eviterei, infine, di acquistare Chianti Docg, Montepulciano D’Abruzzo Doc o altri vini imbottigliati fuori regione di produzione se non addirittura all’Estero.
Il divieto di imbottigliare fuori regione evitando la potenziale alterazione del prodotto è demandato ai disciplinari di produzione dei vini.
Io, indipendentemente dal prezzo o dalle classificazioni, consiglierei di privilegiare, al momento della scelta di un vino sullo scaffale di un supermercato o in enoteca, un vino imbottigliato dallo stesso viticoltore o Cantina Sociale, garanzia di vino corretto e dal giusto prezzo.