Il “nemico “storico del Riesling fu il Müller Thurgau, vitigno nato proprio da un incrocio del Riesling con il Silvaner.
I viticoltori tedeschi cominciarono infatti a sostituire questo magnifico prodotto della natura con il suo “discendente”.
Oggi sentiamo spesso dire che i giovani non hanno la medesima tempra delle generazioni precedenti, non so quanto sia vero, ma nel caso del Riesling tale affermazione trova un chiaro riscontro!
Nel 1990 gli inverni rigidissimi esaltarono la forza e la resistenza del Riesling ridando lustro al “vecchio” tedesco!
Il vitigno in questione ha una maturazione tardiva, prevista addirittura per metà ottobre ed inizio novembre, e le sue uve riescono a mantenere una forte acidità anche a processo completato.
I raccolti sono molto abbondanti, ma la produzione contenuta esalta le caratteristiche della bacca.
Nonostante la sua forza anche il Riesling ha il suo tallone d’Achille che è insito nella forma del suo grappolo piccolo e compatto che favorisce la creazione di muffe.
Essendo oramai considerato un vitigno internazionale è presente quasi su tutto il globo ma nelle aree con clima caldo non produce buoni risultati in quanto non vengono rispettati i “tempi” di maturazione adeguati per esprimere la sua elegante aromaticità.
La zona dove la produzione esprime il top dei risultati è probabilmente quella della Mosella.
Ottimi anche i vini provenienti dal nord Italia dove viene chiamato Riesling Renano; ben diverso dal Riesling Italico che non ha nessun legame col vitigno di cui stiamo parlando.
Questi vini in genere vengono affinati in contenitori inerti, anche se qualcuno si è cimentato nell’utilizzo della botte.
Secchi, acidi ed equilibrati con un grado alcolico contenuto (dai 7 ai 12 gradi massimo) sono sempre molto beverini.
Tra i vini bianchi più longevi, migliora invecchiando in bottiglia, dove, in alcuni casi, può rimanere anche per dieci anni migliorando le qualità organolettiche.
I Riesling giovani prodotti senza l’uso di botte si presentano di colore giallo verdolino che diviene giallo paglierino e dorato in caso di lungo affinamento in bottiglia.
Questi vini sono un crogiuolo di aromi, ma occorre operare una distinzione tra nettari giovani e invecchiati.
I primi mostrano sentori di mela verde, limone ed altri agrumi con fiori bianchi e glicine piuttosto aspri al naso; col passare dei giorni si sviluppano aromi di burro, crosta di pane, miele ed eleganti sensazioni olfattive legate al sottosuolo ed al mondo degli idrocarburi.
Forse molti ora staranno storcendo il naso, ma provare per credere, questi profumi sono eccezionalmente gradevoli.
Per i Riesling dolci, prodotti con uve attaccate da Botrytis Cinerea o muffa nobile, si esaltano profumi di spezie, cannella, zenzero, anice, noci, mandorle e confettura oltre che sentori di erbe aromatiche quali timo, tè, salvia ed ortica
In bocca i Riesling sono acidi e minerali ed alternano i profumi alla bocca così come descritti per il naso.
L’abbinamento ideale è con crostacei e pesce cucinato senza troppo condimento, bene anche con sushi e verdure al vapore.
Se cercate un vino fresco, elegante, e raffinato avete trovato il fine prodotto che cercavate.
Insomma una donna di classe!