Venerdì, 04 Luglio 2014 22:00

Un vino bianco dolce in abbinamento al classico Tiramisù

Scritto da
Vota questo articolo
(8 Voti)

Cari amici di Wine At Wine, l'abbinamento di oggi non l'ho pensato, mi è capitato per caso, in quanto una sera sono uscito a cena e al momento del dolce mi aveva incuriosito la presentazione di un tiramisù, un classico della pasticceria veneta, nazionale e ormai si può dire mondiale in quanto conosciuto imitato e modificato in tutte le salse e in tutto il mondo.
Ebbene questo tiramisù definito " espresso " perché preparato al tavolo del cliente in meno di un minuto mi ha colpito per la sua semplicità ma allo stesso tempo per la sua presentazione.
Arriva al tavolo il cameriere con un vassoio, contenente due ciottoline, una contenente un caffè lungo ed una contenente della crema al mascarpone, vicino a queste, un piattino con due savoiardi fatti in casa ed una doppia coppetta da cocktail con accanto il diffusore per il cacao.

Allora ha inserito con un cucchiaio della crema di mascarpone nella coppetta da cocktail poi ha preso un savoiardo imbevendolo nel caffè inserendolo a sua volta sopra la crema nella coppa, adagiato altra crema sopra il savoiardo, rimesso altra crema, imbevuto un altro savoiardo nel caffè e ricoprendolo dopo averlo messo nella coppa con altra crema e polvere di cacao, semplicissimo da fare ma decisamente scenografico da vedere servito al tavolo.

A questo punto penso cosa potrei bere per accompagnare questa creazione esteticamente bellissima?

Chiedo la carta dei vini e trovo un sauternes Chateau Rieussec, così ho deciso lo provo, facciamo questo abbinamento e vediamo cosa succede.

Il campione da me provato è un 2007, viene prodotto in Francia al confine tra i Comuni di Sauternes e Fargues.

Château Rieussec è  formato  da un solo appezzamento di terreno di 83 ettari.
Viene classificato  « Grand  Cru Classe  » nel 1855,
Con il passare  dei secoli, Château Rieussec ha visto cambiare  più volte i suoi  proprietari, finché nel  1985 viene  acquistato dal Domaine Barons de Rothschild, ciò gli ha consentito di migliorarsi e cercare una  più alta qualità.
I suoi vigneti, si trovano in uno dei punti più alti nel Sauternes, subito dopo quelli di Yquem, con un terreno costituito da calcare e ghiaia.
Il  rendimento delle  viti sono inferiori ai 15 quintali per ettaro.
È un uvaggio composto da : 86% Semillon - 12% Sauvignon - 2% Muscadelle

È un vino bianco dolce, strutturato, fruttato e speziato, viene affinato almeno 18 mesi in barrique di rovere francese.

Alla vista di un bel colore giallo dorato lucente, dotato di una buona consistenza nel bicchiere.

A naso è complesso, mi arriva con  un bel bouquet floreale, fruttato, speziato  tra i descrittori, i fiori di tiglio e ginestra fanno strada al fruttato, offrendo sensazioni di frutta candita e disidratata  come  pesche e fichi, con note amandorlate, di miele d'acacia  e di marmellata di albicocche, per cedere il passo alle  nuonces  speziate di pepe, cannella speziatura  dolce di vaniglia e zenzero.

In bocca è subito dolce, caldo e morbido, è intenso ed ha una persistenza lunghissima.

Ha una gradazione in volumi d'alcool di 14%

Da servire ad una temperatura di 8/10 gradi centigradi
Il prezzo  per la bottiglia da 0.375 l e di circa  55 € ma si può spendere meno per annate più recenti o di annate meno positive del 2007, perché a differenza di noi italiani in Francia nelle annate meno favorevoli qualitativamente i vini vengono commercializzati a prezzi proporzionali alla qualità del vino ottenuto in seguito all'annata di vendemmia

Vi saluto come sempre augurandovi di poter provare questo grande vino francese che, se pensate viene prodotto con uve botritizzate e vendemmiate a più riprese non solo grappolo per grappolo ma anche acino dopo acino, giorno per giorno e che  ci vogliono anche 8 settimane per terminare la vendemmia, la quale proprio per questi motivi si rivela costosa, faticosa ed estenuante, se pensate che è uno dei vini più longevi dieci anni e  anche di  più,  allora il rapporto qualità prezzo capirete che  ci sta tutto.

Letto 16710 volte
Endris Tosi

Sommelier Professionista A.I.S. Responsabile vini per A.M.I.R.A. Sez. Venezia Collaboratore svolgimento corsi Aspiranti Maître. Campione Europeo Barman 1999

plus.google.com/106204416191367894742/?rel=author

Potrebbe interessarti anche:

  • Tomahawk l'ascia di guerra e il vino di Coppadoro Tomahawk l'ascia di guerra e il vino di Coppadoro

    Domenica soleggiata, aria fresca, un barbecue acceso… un Tomahawk di bovino scozzese che nel frattempo marina tranquillamente in vino rosso, limone, rosmarino, aglio e pepe.

     

  • Fusilloni con calamari e asparagi e Brut Rosé Marramiero Fusilloni con calamari e asparagi e Brut Rosé Marramiero

    Sono stato a cena presso il ristorante romano Piero & Francesco e con i Fusilloni di Gragnano con calamari spillo, asparagi e ricotta salata hanno servito lo spumante Metodo Classico Brut Rosé della cantina abruzzese Marramiero.

    INGREDIENTI per 2 persone

    * 220 g di Fusilloni di Gragnano;
    * 250 g di Calamari spillo;
    * 8 Asparagi;
    * 1 Spicchio d'aglio;
    * 2 Cucchiai di Olio extravergine d’oliva;
    * 30 g di Ricotta salata;
    * 3/4 piccoli pomodorini;
    * pepe q. b.

    PREPARAZIONE

    I Fusilloni di Gragnano sono stati lessati in abbondante acqua salata. Nel frattempo, i calamari spillo ben puliti, sono stati soffritti in una padella con aglio e olio non appena l’aglio ha iniziato a dorarsi. Quindi sono stati aggiunti i pomodorini e le 8 punte d'asparago tagliate crude a piccole rotelle. Il condimento è stato cotto per per circa 2-3 minuti fino a quando gli asparagi non si sono ammorbiditi.

  • Fiocchetti ricotta e spinaci con Greco di Tufo 2013 Fiocchetti ricotta e spinaci con Greco di Tufo 2013

    I fiocchetti sono una pasta ripiena di ricotta e spinaci. Noi li abbiamo cucinati e amalgamati con una besciamella, abbinando il piatto al Greco di Tufo 2013 dell’azienda emergente Fonzone.

    Ingredienti utilizzati per 4 persone

    > Mezzo chilo di fiocchetti di ricotta e spinaci;
    > Latte, farina, burro e una spolverata di noce moscata per la besciamella;
    > Sale quanto basta;
    > Parmigiano a piacere.

    La preparazione

    Abbiamo cucinato i fiocchetti in acqua bollente e salata e li abbiamo scolati tre minuti prima del dovuto. Contemporaneamente con latte, farina, una noce di burro e una spolverata di noce moscata abbiamo preparato la besciamella. Scolati i fiocchetti li abbiamo saltati per un paio di minuti con la besciamella in un tegame.

    Abbiamo quindi servito i fiocchetti nei piatti e cosparsi di parmigiano grattugiato.

  • #SaveRummo: Pasta e patate con provola ed un buon vino rosso #SaveRummo: Pasta e patate con provola ed un buon vino rosso

    Oggi non parleremo “solo” di vino; oggi vi racconteremo una storia: una storia di un grande prodotto italiano, la pasta, di un’eccellenza campana, e di una famiglia, che come spesso accade, si trova in un momento di difficoltà!

    Al centro del nostro articolo ci sarà, oltre al vino, il Pastificio Rummo, colpito tra mercoledì 14/10/2015 e giovedì 15/10/2015 da un violento nubifragio che ne ha danneggiato macchinari, materie prime e prodotti; nonostante il grande impegno dei quindici dipendenti che si trovavano all’interno dello stabilimento e che hanno combattuto per ore contro l’acqua.

    Rummo non è un’azienda che lavora molto sui social: basti vedere che la loro pagina Facebook non posta contenuti da Agosto 2015; ma, la campagna #SaveRummo ha catturato l’attenzione di migliaia di persone tra le quali Selvaggia Lucarelli e Fiorello.

    Anche noi di Wine at Wine, che da sempre stimiamo i prodotti del pastificio, vogliamo fare qualcosa; ed oltre ad aver riempito le nostre dispense di ottima pasta, abbiamo deciso di raccontarvi di loro, della loro storia ed offrire a voi tutti una ricetta ed un abbinamento, come spesso facciamo.

     

  • I 12 abbinamenti ideali per un buon Gewurztraminer I 12 abbinamenti ideali per un buon Gewurztraminer

    Il Gewurztraminer è un vitigno che da’ alla luce vini dagli aromi esplosivi ed intensi, talvolta invadenti: è pertanto fondamentale curarne bene l’abbinamento per evitare che il vino sovrasti i sapori invece che valorizzarli.

    Ricordatevi che state avendo a che fare con un vino alcolico, un bianco complesso da non servire troppo freddo (14-15°) per non “stordire” gli aromi.

     

    1 – Foie Gras: siete amanti del Foie Gras e non sapete con cosa abbinarlo? Un buon Gewurztraminer dall’importante residuo zuccherino e magari da vendemmia tardiva non vi farà sfigurare!
    2 – Sushi: lo abbiamo già proposto in abbinamento con la versione vegana da non disdegnare l’abbinamento con il sushi classico ed il sashimi. Ottimo il matrimonio con lo zenzero!
    3 – Crudo o grigliata di crostacei
    4 – Riso Basmati e filetto di orata

Video

{YouTube}MBF2kJZYGr8{/YouTube}

Lascia un commento

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove indicato.
Codice HTML non è permesso.

PIù Aglianico

Aglianico del Vulture, Carbone in un bicchiere

Aglianico del vulture il vino Abbiamo incontrato i fratelli Carbone presso il loro stand per un saluto e per degustare le nuove annate dei loro vini. Ma chi sono Sara e Luca Carbone? Da un decennio hanno rilanciato il vigneto di famiglia, che si trova nella zona di Melfi, nel bel mezzo del Vulture. Tra i terreni vulcanici delle Contrade Piani dell’Incoronata, Montelapis e Braide si distendono i 10 ettari di vigne di età d’impianto variabile e già produttivi. Le…

Aglianico e territorio: il vitigno difficile

Parliamo oggi di uno dei vitigni rossi più importanti del sud Italia, l’Aglianico, un'uva che dà luogo a grandi vini e che è coltivata in molti territori differenti. Vini che, considerando le differenti peculiarità territoriali e le diverse interpretazioni aziendali, sono certamente tra i più importanti d'Italia anche se non sempre tra i più conosciuti.L’occasione che ci fornisce lo spunto di parlarne è stata durante un evento organizzato da Athenaeum, dove potrete trovare dettagli sulla degustazione di Aglianico a cui…

L’Aglianico e i suoi territori – La degustazione

Alcuni giorni fa ho partecipato all’evento organizzato da Athenaeum “L’Aglianico e i suoi territori”. La serata è stata condotta dal noto giornalista e blogger del vino Luciano Pignataro. Eravamo insomma in ottime mani, considerando che Luciano è uno dei massimi esperti del vino e dei territori del sud Italia. Abbiamo degustato sette vini fatti con uve Aglianico e provenienti da ben quattro differenti territori: il Vulture in Basilicata, l’Irpinia, il Cilento, e infine il Sannio (Taburno) in Campania. La parola ai…

Taurasi di Terredora: degustazione in cantina

Abbiamo già incontrato la cantina irpina Terredora e i suoi vini. Un anno fa siamo stati con Paolo Mastroberardino al Ristoro degli Angeli, trattoria romana, durante una cena-degustazione che abbinava ad alcuni piatti della cucina tipica, quattro dei vini terredora. Quest’anno sono stato invitato da Paolo all’evento “pomeriggi in cantina”, seminario di approfondimento sul territorio e sulla realtà aziendale con una degustazione di una selezione di vini Terredora non più in commercio.L’appuntamento è per le 16 presso la cantina a…

Campania di Terredora: ad ogni cibo il suo vino

Bellissima serata con i vini Terredora al Ristoro degli Angeli, osteria tradizionale romana della Garbatella. Il programma prevede un menù degustazione abbastanza impegnativo. 52 coperti in tutto, tutti prenotati con largo anticipo da una clientela selezionata. Vediamo come i vini dell’azienda condotta da Paolo Mastroberardino si sposano con le pietanze. Ecco il menù: Aperitivo Pane croccante con burro di montagna e alici Antipasto Frittata senza uova di patate e verza e gnocchi di semolino Primi Mezzi paccheri alla gricia del…

Ramitello Di Majo Norante: il vino buono sta nella regione piccola

Il Molise è una regione troppo spesso bistrattata, ignorata; la più giovane del Paese istituita dopo la scissione della regione “Abruzzi e Molise” nel 1963. Ha due soli capoluoghi di provincia, Campobasso ed Isernia, ed è la seconda più piccola regione d’Italia dopo la Valle d’Aosta. E’ equamente divisa tra collina e montagna, tra le quali ci si può trovare davanti a paesaggi selvaggi e mozzafiato. Enologicamente non ha ancora raccolto molta notorietà, anche se è situata in un posto…

Tre Pietre il suggestivo Aglianico Normanno

Corte Normanna, società agricola a conduzione familiare, coltiva una superficie totale di venti ettari, diciotto dei quali piantati a vigneto ed i rimanenti ad uliveto. L’azienda ha sede a Guardia Sanfromondi, in provincia di Benevento, e produce sette tipologie di vino prestando particolare attenzione ai vitigni autoctoni della zona; Aglianico e Falanghina sono le pietre miliari di Corte Normanna; Longobardi, Sanniti o Romani, la nascita del centro abitato non è ancora ben chiarita.Dopo i longobardi arrivarono nella zona i Normanni…

Le Ghiandaie, l’Aglianico che vola lontano

Di Alfonso Rotolo abbiamo già parlato con un prodotto particolare Vola Lontano vino spumante, probabilmente unico nel suo genere; ora invece sto per descrivervi un vino tipico campano: l’Aglianico.Come Vola Lontano anche questo prodotto ha a che fare col volo!Prima di scendere nei particolari del nettare in sé però mi piace raccontare di come è stato scelto e del perché, visto che ritengo l’acquisto di alcune cose, soprattutto il vino, dei momenti emozionali al pari del momento in cui l’oggetto…

Cantari le Janare: il vino stregato

Cari amici di WineatWine oggi vi voglio parlare di un vino che mi è stato regalato da un amico campano e ovviamente per “campanilismo”(!!!) è un prodotto della sua regione; obiettivamente devo ammettere che si tratta davvero un buon vino. Partiamo dalle origini del nome che, mi è stato spiegato da Francesco: la Janara, nella credenza popolare beneventana è una strega; il nome deriva probabilmente da Dianara, una sacerdotessa o dal latino “ianua” ovvero porta. 

Crypta Castagnara: la qualità alla portata di tutti

Quante volte vi capita di essere incuriositi da un vino a causa dell’etichetta o del nome della cantina? Succede a tutti, anche a me. Stavolta mi sono chiesto il perché la famiglia Spiniello abbia deciso di chiamare Crypta Castagnara la propria cantina!  La risposta è semplice, la loro sede è a Grottolella, nella provincia di Avellino, un paese di circa 1000 anime nel bel mezzo dell’Irpinia. Cosa c’entra? Il comune anticamente era chiamato nel XII secolo Crypta Castagnaria (Grotta Castagnara)…
  • © 2011 Wine at Wine . All Rights Reserved.

    Please publish modules in offcanvas position.