"Il vino è un essere vivente. Amo immaginare l'anno in cui sono cresciute le uve di un vino. Se c'era un bel sole…se pioveva. E amo immaginare le persone che hanno curato e vendemmiato quelle uve. […] Mi piace che il vino continui ad evolversi. Mi piace pensare che se apro una bottiglia oggi, avrà un gusto diverso da quello che avrebbe se la aprissi un altro giorno."
Cosa bere durante la visione
Il vino da bere su questo film è ovvio e scontato: cosa di meglio del nettare preferito dal protagonista? E allora stappiamo una bottiglia di Pinot nero californiano e gustiamoci questa divertente, ma non priva di contenuti, pellicola.
Il Pinot nero: gusto ed aromi
l Pinot Nero è un'uva fra le più difficili da coltivare e da vinificare. Nasce storicamente nella regione francese della Borgogna (Pinot noir), dove molto probabilmente lo coltivano da oltre 2000 anni.
Il termine pinot sembra derivare da "piccola pigna", a significare sia la modesta dimensione del grappolo, che la caratteristica di avere gli acini fitti, appunto come le squame di una pigna.
Il Pinot nero ci dona un vino rosso estremamente delicato, molto soggetto all’annata e alla posizione di produzione.
La resa di questo vitigno è piuttosto bassa e sensibile a molte malattie ed i terreni sono quelli calcarei.
Il punto critico del Pinot nero risulta essere l’acidità, che deve essere conservata nelle varie fasi della produzione, nel miglior modo possibile, proprio per non compromettere l’equilibrio del vino.
Il Pinot nero non è adatto a zone calde perché tende a maturare in fretta, rischiando cosi di perdere la sua preziosa acidità.
Si percepiscono aromi di frutta a bacca rossa, come ciliegia, lampone, amarena e fragola assieme con i profumi del sottobosco ed i sentori di quercia.
La scelta della cantina e l’abbinamento col cibo
Consiglio di bere il Pinot nero ad una temperatura di 15/16 gradi, abbinato con agnello oppure con formaggi e speck del trentino.
Una cantina in particolare? Mirassou che da oltre 150 anni produce vini tra Sonoma e Monterey.